Fra miliardi di selfie, torna di moda farsi fare un ritratto dipinto
Ovvero: come sopravvivere all’era dei filtri e ritrovare sé stessi… su tela.
Sì, hai capito bene: mentre il mondo si affolla di selfie, stories, duck faces e filtri con le orecchie da coniglio, c’è chi (inaspettatamente) torna a desiderare qualcosa di più vero. Qualcosa che resti.
Il ritratto dipinto su commissione sta vivendo una seconda giovinezza. E, sorpresa, a cercarlo non sono solo nostalgici dell’arte o collezionisti d’élite: ci sono anche i nativi digitali. Proprio loro, cresciuti a pane, Wi-Fi e algoritmo, iniziano a volere un ritratto vero, fatto con mani vere, su tela vera.
La tendenza è confermata anche da testate autorevoli:
👉 Il Sole 24 Ore – Fra miliardi di selfie, torna di moda farsi fare un ritratto dipinto
E a livello internazionale?
👉 The Guardian – ‘Oh my god, I am beautiful’: the people who pay to have their portrait painted
Il perché è semplice: vogliamo restare.
Un selfie dura un giorno. Un ritratto, una vita.
È un oggetto che si appende, si tramanda, si guarda e riguarda.
Non sparisce dopo 24 ore. Anzi: più passa il tempo, più acquista valore.

E poi… diciamolo: c’è qualcosa di profondamente umano nel sapere che qualcuno ti ha osservato a lungo per dipingerti. Un altro sguardo che si posa su di te senza giudicare, ma per raccontare. Una narrazione fatta di ombre, sfumature, materia.
Nel mio studio ogni ritratto è un piccolo viaggio
Storie di amori, sfide, nascite, anniversari.
Uso spatola e olio, frammenti e pixel. Ma il vero ingrediente è l’ascolto.
Storie di amori, sfide, nascite, anniversari.
Uso spatola e olio, frammenti e pixel. Ma il vero ingrediente è l’ascolto.
Parto da una foto, ma non ne cerco la copia: quello che dipingo nasce da ciò che percepisco — a volte anche inconsciamente — dietro lo sguardo. Sfumature, silenzi, verità che restano anche quando la posa è finita.

E alla fine, quasi sempre, qualcuno mormora:
“Non mi ero mai visto così.”
Ecco: in quel momento, la pittura ha fatto il suo lavoro.
Un trend in crescita (anche dove meno te lo aspetti)
Nel 2025, piattaforme d’arte contemporanea e social network registrano un picco nelle richieste di ritratti su misura. Le parole chiave? “Custom portrait”, “personalized art”, “authentic gift”.
C’è chi li regala per un anniversario. Chi li vuole per decorare la propria casa.

E persino alcuni hotel (sì, anche a Las Vegas) pensano a ritratti tematici per personalizzare le camere dedicate alle star. Altro che minibar.
Vuoi saperne di più sulle commissioni personalizzate?
👉 Scopri come funziona una commissione d’arte su misura
Troverai informazioni pratiche, esempi di ritratti realizzati e tutto ciò che serve per iniziare il tuo percorso verso un’opera unica e personale.

In un mondo veloce, il ritratto è un tempo che si ferma
È un’esperienza, prima ancora che un oggetto.
Un momento per guardarti davvero.
Per lasciarti raccontare.
Per sentire che anche tu, in mezzo a miliardi di scatti, meriti un’opera unica.
🎨 Ti piacerebbe avere un ritratto che racconti la tua storia con colori e materia?
Parliamone. Che sia un regalo, un autoritratto o un’idea fuori dagli schemi, io ci sono.
Con la spatola pronta e lo sguardo attento.