All’Alba di un’espressione Unica
La mia avventura con la pittura a spatola non è stata il risultato di una ricerca deliberata, ma piuttosto la fortuita scoperta di uno strumento che ha rivoluzionato il mio modo di esprimere la realtà artistica. È stata una rivelazione: questo umile strumento, con la sua capacità di modellare il colore e la materia, si è rivelato l’alleato perfetto nella mia incessante esplorazione delle infinite possibilità della pittura.

🔧 La magia della spatola
La spatola è lo strumento con cui sento di potermi esprimere meglio. Mi permette di giocare con la materia, creare spessori, variazioni e vibrazioni.
C’è una fisicità concreta nel modo in cui applico il colore: non lo stendo soltanto, lo costruisco, lo mescolo, lo spingo dove deve andare. Spesso i colori si fondono direttamente sulla tela, generando sfumature inattese e vibranti.
Ogni traccia lascia una presenza viva, un ritmo visivo quasi tangibile. Ma la spatola, usata con delicatezza, sa anche accarezzare: stende il colore in velature leggere, fluide, quasi sospese.
🧘♀️ Gesti meditativi
C’è qualcosa di profondamente meditativo nella ripetizione dei gesti. Il movimento ritmico con cui costruisco l’immagine, rettangolino dopo rettangolino—quasi fosse un mosaico—mi assorbe completamente. Entrare in questo ritmo significa entrare nel dipinto, viverlo dall’interno, un frammento alla volta.
Parlo di più di questo approccio “stroke by stroke” nel mio primo articolo:
👉 Un colore alla volta: il mio mondo tra spatola e tela


🔪 Le mie spatole preferite
Tra tutti gli strumenti che uso, due spatoline sono sempre con me.
Una ha forma romboidale, molto elastica: la uso per stesure libere, per mescolare i colori direttamente sulla tela e per aggiungere matericità.
L’altra è un triangolino lungo e sottile: la mia spatola da precisione. Serve per le linee più definite, i dettagli, i punti luce.
Il pennello? C’è, ma in secondo piano. Mi aiuta solo a pulire i bordi o a sistemare piccole sbavature. Il cuore del mio lavoro è tutto nella spatola.
✨ L’effetto visivo che cerco
Profondità, luce, movimento.
Sono queste le tre parole che mi guidano ogni volta che affronto una nuova tela.
Amo vedere la superficie che vibra, che accoglie la luce in modi diversi a seconda del gesto e della densità del colore. Ogni passaggio ha uno scopo: dare all’opera un’anima che respiri, si muova, comunichi.
💌 Un invito alla scoperta
Questa è la mia tecnica: costruita nel tempo, fatta di gesti, errori e intuizioni. Ogni quadro è un viaggio, un frammento di visione personale trasformato in materia viva.
Se vuoi esplorare da vicino il dialogo tra colore, luce e struttura, sei nel posto giusto.
Lasciati guidare dalle sensazioni: dietro ogni spatolata c’è un pensiero, un’emozione, una storia.

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